Collegamenti #1

I collegamenti sono le maglie della rete che vorrei provare a intrecciare. Ne ho scritto in un post la settimana scorsa. Ho pensato di dare a questa rubrica il nome più semplice e immediato del mondo: collegamenti, cioè link.

Per chi non avesse letto il post di presentazione della rubrica, un avviso: il layout di questa rubrichetta potrà cambiare nel corso del tempo, persino stravolgersi, perché sto facendo delle prove. Statece. Ma iniziamo. I collegamenti consigliati oggi sono tre, più qualche articolo.

Blog/siti/podcast

Quantizzando è un blog di divulgazione scientifica gestito da Sandro Ciarlariello. Si occupa, nello specifico, di fisica e astrofisica, ma anche di scuola e del suo rapporto con la società. Sandro è anche organizzatore del festival Fossalto Scienza, che si è svolto per la prima volta l’anno scorso a Fossalto, in Molise. L’approccio alla materia è popolare e mira alla diffusione ampia di contenuti scientifici, ma senza mancare al rigore: ce ne fossero cento di blog così. I suoi video e alcuni suoi post mi hanno tenuto gran compagnia durante il confinamento: quando non potevo calpestare la terra che avevo attorno, è stato bello guardare al cielo attraverso le lenti telescopiche di Quantizzando. La scelta di usare canali di comunicazione indipendenti, o comunque esterni alle reti dei monopolisti, è radicale e coraggiosa. Ha un canale telegram, una newsletter domenicale e un canale peertube. Produce anche podcast, che potete ascoltare su spreaker.


20 Hertz è il podcast di Roberto/Kappazeta, autore del blog mavala.life. Anche lui lo trovate su mastodon. L’obiettivo della trasmissione è quello di creare una comunità acustica, una collettività di voci e suoni che racconti la pandemia e lo stato di confinamento che stiamo vivendo. La scelta di usare il suono come veicolo per la costruzione di legami e discorsi condivisi è anticonformista (l’infosfera di cui facciamo esperienza tutti i giorni è tiranneggiata dalle immagini) e merita rispetto. Nel suo podcast settimanale – che potete ascoltare sul sito, su spreaker o altri servizi per il podcasting – Roberto intreccia voci e suoni con la lettura di frammenti di articoli e libri, o con frammenti di canzoni e film, creando una bella narrazione sonora di questo folle periodo storico. L’ascolto è davvero piacevole e regala interessanti spunti di riflessione. L’ultima puntata, pubblicata giovedì scorso, è dedicata ai sogni e mi dà la spinta giusta per passare al collegamento successivo.


Il blog è in funzione da quasi un anno, si chiama La Grande Estinzione. Per un romanzo diffuso dell’Antropocene. È curato da Matteo Meschiari, antropologo del paesaggio e scrittore, e lo scopo che emerge dai testi è quello di animare un dibattito sulla narrazione e l’immaginazione nell’epoca antropocenica. Di cosa scriviamo? Com’è fatto il romanzo oggi, un romanzo che non si accontenta di replicare all’infinito storie vecchie e consunte? Di cosa è fatto l’immaginario del collasso, dell’estinzione, in un periodo in cui questi termini sono diventati le possibilità concrete del prossimo futuro? Queste (e altre) le domande. L’insieme è molto interessante: lo è per me, che con la narrativa ci lavoro, ma spero lo sia almeno un po’ anche per voi che passate di qua. Il collegamento con l’ultima puntata di 20 Hertz è Draumar, un progetto nel progetto che mira a raccontare la pandemia e il confinamento attraverso i sogni, nella convinzione che i sogni che facciamo oggi siano l’espressione del «primo vero grande trauma collettivo dell’Antropocene». Hanno un account twitter ma è praticamente un feed degli articoli, quindi perché non seguirlo attraverso un lettore di feed (pcandroid) o il wordpress reader?

Articoli

La fase 2 e gli arresti preventivi dei Babau, ovvero – rullo di tamburi che introduce oggetto scontato – gli anarchici.
Il nemico interno/4 – di Alexik, da «Carmilla».

I due articoli che seguono sono lunghetti, e vecchi di qualche mese, ma credo sia utile leggerli perché aiutano a capire la dinamica della diffusione del virus, il suo rapporto con le politiche industriali e l’assetto del capitalismo globale e, infine, il ruolo svolto dai lavoratori e dagli scioperi per spezzare le catene di contagio.
Catene globali del contagio e politica industriale – di Andrea Coveri, Claudio Cozza e Leopoldo Nascia, da «Sbilanciamoci».
Come il capitalismo “Just-in-Time” ha diffuso il COVID-19 – di Kim Moody, da «Into the Black Box».

In Basilicata, dove il petrolio è un’emergenza che sembra non finire mai – di Luca Manes, da «Altreconomia».

La più grande ricerca europea sulle persone LGBTI – da «il Post».

È di nuovo Primo Maggio – di Andrea Bottalico e Francesco Massimo, da «Jacobin Italia».

Ricordando Florian Schneider e i Kraftwerk.
How Florian Schneider And Kraftwerk Created Pop’s Future – di Simon Reynolds, da «npr».

… e Phil May e i Pretty Things.
Phil May of the Pretty Things: agent of chaos who fought the laws of pop – di Alexis Petridis, da «The Guardian».

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4 pensieri riguardo “Collegamenti #1

    1. Di niente, è un piacere ascoltare 20 Hertz – e scoprire che suono fa il pane quando lievita 🙂 A parte gli scherzi, il racconto attraverso le voci e i suoni è una cosa che mi piace molto: io sono audiofilo, per me è davvero un bellissimo viaggio.

      Grazie, spero sia interessante, e di riuscire a creare qualche bel collegamento.

      Piace a 1 persona

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